sabato 22 novembre 2008

Fantastico

"tu sei il re e lo crei a tua sommiglianza,puoi cambiare tutto,mettere all' universo la logica del mondo"...Il fantastico,l'arte del creare dal nulla,è il primo passo verso il recuper della spontaneità.
La sua realizzazione deve nascere dal momento in cui il soggetto agisce creattivamente nella situazione promossa da lui stesso o dall'animatore.
E il momento magico della gioia più alta.
Nel fantastico ci si può identificare in qualcosa al di fuori di noi dando vita all' immagine che abbiamo di quella cosa,epsrimendone anche le colorazioni affettive che ciascuno dà all' oggetto e che solo il nome dell'oggetto non permette di esprimere.

Esempi di giochi sul fantastico
  • esercizi-gioco di identificazione sugli oggetti,negli animali,negli elementi,

  • se fossi un fiore vorrei essere..perrchè...;se fossi un animale vorrei essere..perchè..;se fossi un albero vorrei essere..perchè...

  • fantasie d gruppo:i partecipanti si stendono per terra,cn le teste che si toccano,in modo da disegnare i raggi di una ruota.Uno comincia a racontare una storia immaginaria coinvolgendo gli altri,che contribuiranno,secondo il proprio interesse,alla narrazione.

ogni soggetto riproducendo un suo momento in uno spazio ricreato con l'immaginazione,aggiunge nel momento della rappresentazione,il suo modo di porsi nella situazione scegliendo gli elementi da utilizzare per l'imitazione,l' eventuale carica di progressività,il senso del comico,anche gli aspetti che fanno parte della sua personalità.


Il fantastico da quindi la possibilità di :



  • descrivere ed esprimere l'infinito repertorio dei temi suscitati dalla fantasia,

  • manifestare le infinite possibilità di espressione che il soggetto muovendosi ha;

  • inventare un altro mondo che è quello della propria fantasia;

  • esprimere un'idea del mondo con cui i sentimenti,le emozioni e le esperienze soggettive sorgono e si spengono;

  • realizzare una perfetta sintesi fra l'individuo e l'ambiente fisico,l'individuo e l'ambiente sociale trammite la comprensione di se stesso e degli altri.

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