
Nel bambino esiste un bisogno imperioso di lasciare tracce grafiche.
In un primo momento, il bambino usa i tratti grafici solo per soddisfare questo impulso: non conosce e non frutta le possibilità contenute nell’atto grafico ed il materiale tracciante ed il supporto accogliente segnalano l’esistenza di un piccolo uomo, ma non sono espressione del suo io.
Per arrivare a ciò occorre l’intervento di un educatore attento che sappia:
dare importanza ai disegni occasionali
fornire materiali vari, utili e motivanti
rispettare le scelte, i modi, i tempi di lavoro anche con la creazione di appositi spazi
che sappia osservare il bambino restando a sua disposizione, ma senza predominarlo.
Osservare senza imporsi , ma proponendosi rappresenta la giusta mediazione per far si che il disegno da gioco libero si trasformi gradualmente in attività creatrice, per scoprire la gioia della conquista e del dominio del mezzo, permettendo alla immagini ed alla fantasie interiori di realizzarsi in segni/forme che le esteriorizzino e le conservino.
Lo scopo dell’insegnante è aiutare il bambino ad espandere il proprio io ed a crescere per far ciò occorre preparare gradualmente il bambino ad acquisizioni tecnica manuali concretizzando il nostro "intervento" con esempi pratici: come è meglio impugnare un pennello, quali colori usare per differenti superfici, osservare la realtà delle cose … .
Sono interventi che non soffocano la libera espressione del bambino, ma che offrono dei sostegni e degli esempi pratici per far si che da ogni bimbo esca, sotto forma "d’arte", ciò che è entrato in lui.
Nessun commento:
Posta un commento