martedì 30 dicembre 2008

L'espressione creativa col corpo e con le mani

Due aspetti dell’espressione infantile sono il gioco libero di espressione corporea ed il lavoro espressivo di manualità.
La divisione è puramente formale poiché è noto che l’espressione di un bimbo tra i 3 e i 6 anni si basa di preferenza su aspetti globali che possono implicare contemporaneamente l’uso del corpo, della voce, dell’ambiente…
Il bambino non recita, non canta, non dipinge, bensì continua il grande gioco del vivere a "tutto tondo". Poiché l’incontro col mondo è piuttosto difficile, il bambino tenta spesso di aggirare l’ostacolo evadendo verso un mondo "ideale".
Così si compiace di ricreare un mondo più personale, più consono ai suoi bisogni ed ai suoi affetti dove può rafforzarsi, crescere e sperimentare il mondo "reale" dove in realtà vuole fortemente vivere.
In questo modo il bambino prende tempo ed adegua la realtà ai suoi ritmi per comprenderla, assimilarla al meglio e per permettere al suo "io" di scoprirsi, formarsi, prendere consistenza ed infine esprimersi.
E’ necessario perciò che l’adulto sia educatore ( colui che trae alla luce ciò che sta nascendo ) piuttosto che domatore ( colui che incatena e domina la vita di un altro togliendole la libertà ).
L’educatore deve indirizzare il bambino verso una libera scoperta che possa essere assimilata e riespressa e mai deve imporgli <> da subire passivamente.
Deve inoltre fargli prendere coscienza delle proprie possibilità di "creatore" abituandolo a coltivare in lui l’originalità delle sue qualità creative e facendogli scoprire tecniche, materiali ed utensili sempre nuovi.

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