Una visione più moderna del pensiero umano evita di ridurre l'idea di regressione a processi infantili, suggerendo piuttosto che il pensiero agisce in almeno due forme generali, entrambi adattivi per certi insiemi di richieste fisiche e sociali.
Jerome Bruner le ha chiamate modalità "paradigmatica" e modalità "narrativa" del pensiero: l'una volta a ordinare l'esperienza, l'altra a costruire la realtà.
La modalità paradigmatica, logica e sequenziale, è formulata di solito in termini verbali, sia nei nostri pensieri privati che nella comunicazione, mentre nella sua forma più perfezionata si esprime in termini matematici. Questo tipo di pensiero ricerca la verità ed è, come tutte le ipotesi scientifiche, in ultima istanza falsificabile.
La modalità narrativa, invece, pur essendo sequenziale quando viene comunicata agli altri in una serie di enunciati, può essere descritta sotto forma di raffiche di immagini, nella maggior parte dei casi visive e uditive, ma a volte anche olfattive, gustative, tattili o cinestetiche. Si esprime come un racconto e può emergere anche sottoforma di ricordo episodico, oppure esprimersi nelle fantasie e nei sogni ad occhi aperti. Infatti secondo l'autore l' oggetto della narrazione non è la verità ma la verosimiglianza.
a volte fare tutto il possibile non basta....
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salve sono ritornata nel mio blog dopo 2 anni in seguito ad un incitamento
via mail.. ciò di cui voglio parlarvi oggi è di qualcosa che non mi hanno
inseg...
13 anni fa
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